Carpino bianco - Parco Don Bosco

 

Salve io sono un Carpino Bianco e oggi vi racconto la mia storia. Un giorno di primavera gli uomini mi piantarono con l'intenzione di abbellire il paese.Appartengo alla famiglia delle betulaceae. Mi hanno scelto perché sopporto bene lo smog e il vento. Sono molto resistente, e sopravvivo anche a temperature fino a -15 gradi. Vivo fino a 150 anni è sono alto 15-20 m, ho un portamento dritto e ho la chioma allungata. Possiedo comunque il mio fascino: la mia corteccia è sottile, liscia e di colore grigio e ho delle radici molto ramificate. Le mie foglie sono semplici, ovali e allungate con nervature ben visibili. Nonostante ingialliscano in autunno restano secche sui rami per lungo tempo specie nei miei fratelli maggiori. Io però sono un po 'triste perché l'aria del mare non la ho mai annusata, perché le piante come me vivono spesso nell'ambiente montano fino ai 900-1000 m, nei boschi. Sono presente anche nella Pianura Padana, ma appunto non mi troverai mai nelle isole. Peccato gli uomini mi cerchino per cucinare la carne alla brace! Ora che mi si riconosce, vorrei farvi riconoscere quello che faccio per l'ambiente. Produco ossigeno e contribuisco al benessere delle persone. Io sono contento di vivere vicino a voi e di donarvi aria buona e un po ' di fresco in estate. Quando mi passi davanti, ti vedo e spero che anche tu, qualche volta mi guardi e mi saluti.

 

DESCRIZIONE BOTANICA

Nome scientifico: Carpinus Betullus (Linneo)

Nome dialettale locale: Carpano, Carpene

Habitat e provenienza: Spevie autoctona del Veneto (boschi della Pianura Padana), vive in Aree collinari e pedemontane. Predilige terreni fertili e profondi. Sopporta bene le basse temperature; è in sofferenza con temperature molto alte.

Foglie: Pianta caducifoglia, latifoglia, margine doppiamente seghettato; le venature principali, secondarie e terziarie sono lanceolate. Le foglie non sono mai a coppie. Le nervature sono evidenti. Il colore è verde in entrambi i lati. Ha picciolo corto.

Fiori e frutti: I fiori non sono singoli; si trovano fiori sia maschili che femminili distribuiti non sul medesimo ramo. Fioritura tra April e Maggio. Il frutto presente tre ali con fiore centrale. Entrambi i tipi di fiore sono penduli; i frutti sono presenti sulla pianta durante tutto l’inverno. I Fiori maschili liberano il polline in Primavera, mentre quelli femminili sono verdastri e raccolti a piccoli gruppi in posizione apicale.

Portamento naturale: Arriva fino a 20 m di altezza, ha corteccia grigiastra con striature verticali più chiare. Ha una vita media di 150 – 200 anni.

Usi: Molto utilizzato come legname da ardere o per costruzioni di  attrezzi ed utensili

Curiosità: E’ raccontato in molti miti; il più conosciuto è quello di Astolfo.

 

LA MAGIA DEL CARPINO

Ciao, sono un albero, più precisamente un Carpino Bianco. Sono molto raro perché ho del legno super pregiato. Sono anche una casa per animali, come gli scoiattoli dalla coda rossa e per gli insetti come mosche, moscerini e formiche. Adesso vorrei raccontare un' esperienza che mi è accaduta qualche mese fa. Un giorno come tanti altri, un boscaiolo venne a sapere che a San Giovanni Ilarione c' era un albero che aveva legno molto raro. Così, dopo un lungo viaggio arrivò in quel paesino e, dopo una bella camminata si ritrovò davanti a me. Lo vidi aprire uno zaino e tirare fuori una motosega; ero molto impaurito perché avevo paura che mi accadesse la stessa cosa che era successa ai miei amici; stava per tagliarmi , ma prima appoggiò una mano sulla mia corteccia e io gli mostrai il futuro senza gli alberi nel quale ci sono molte frane. Subito dopo, finita la visione, il boscaiolo cominciò ad osservarmi e disse “ Sei un albero molto bello, dalle foglie magiche, dai rami fini e grigiastri. Mi hai fatto capire che un futuro senza alberi è molto difficile e per questo ti ringrazio”. Poi, per concludere, disse” Scusa per quello che ti stavo per fare, spero mi perdonerai”. Da lì il boscaiolo raccontò a tutti questa storia e per adesso nessuno è più venuto a disturbarmi.

LA STORIA DEL CARPINO BIANCO AL PARCO DON BOSCO

Ciao, sono il Carpino Biancoabito su una collina. Ho delle radici molto profonde, il mio tronco è di color grigiastro come la cenere. Le mie foglie sono ovate, lanceolate e seghettate. Sono alto circa 15/20 metri e vivo qui da, più o meno, 150 anni. Un giorno, molti anni fa, ho rischiato la vita se non fosse stato per dei bambini. Adesso vi racconterò questa storia. Mi trovavo in un bosco da molti anni ed ogni giorno venivano a giocare intorno a me dei bimbi. Improvvisamente arrivarono dei grandi omoni che non avevo mai visto prima; si avvicinarono e presero da una valigetta una sega.  Avevo intuito quello che stavano per fare, ma in quel momento giunsero i soliti ragazzini e si strinsero intorno a me in un cerchio così unito che gli uomini non poterono abbattermi. I bimbi iniziarono subito a spiegare tutte le mie virtù: io posso trasformare l'anidride carbonica in ossigeno, purificando l'aria. In estate proteggo dal sole le persone sotto la mia chioma ed in aggiunta, durante la primavera, io e i miei fratelli rendiamo il paese colorato e profumato grazie ai fiori che crescono su i nostri rami. Gli omoni rimasero talmente affascinati da quel racconto che andarono in paese e ne parlarono a tutti, e fecero sì che il giorno dopo la comunità intera andasse nel bosco per vedere il maestoso Carpino Bianco.

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Ciao sono un albero spontaneo della collina, nasco senza bisogno della semina.

Carpino bianco sono stato chiamato E nella famiglia delle Betullacee vivo beato.

Son molto longevo e dalla chioma ovale e densa traggo sollievo.

20- 25 metri sono alto e mi trovi nelle colline di basalto.

Ho un tronco storto e ramificato di bianco grigiastro è colorato.

Il mio legno è pesante e duro, ma poco duraturo.

Le mie foglie sono alterne, ovali, appuntite e dentate e di verde nella bella stagione son colorate e attaccate,

mentre in Autunno secche e ingiallite le trovate.

Fiorisco in Aprile di un fiore tozzo maschile, sottile e snello il femminile.

Anche Astolfo, re dei Longobardi, mi ha adorato, perché al suo falco alloggio ho dato,

per questo con il mio nome la città di Carpi così ha chiamato.

Prati e giardini abbellisco, e con la mia presenza l’aria pulisco.

Sono importante perché di ossigeno riempio il mondo e di notte l’anidride carbonica diffondo.

Amami perché anch’io sono una creatura che arricchisco la natura.

 

CREDITS:

I.C. San Giovanni Ilarione - Scuola sec. I grado M. Marcazzan di San Giovanni Ilarione, CLASSE 1A con prof. Scalzotto M, Sambugaro E. e Hubacech A.

AMEntelibera ETS, Tecla Soave e Alessandro Capitanio

Anno scolastico 2022/2023