Abete rosso - Parco Don Bosco

Ciao a tutti,

per chi non mi conosce sono l’Abete Rosso, volgarmente detto “Peccio”. Sono abituato a vivere in luoghi molto freddi, ma mi potete trovare anche ad altre latitudini, come qui da voi in pianura e in collina. 

Mi rivolgo a voi, cari ragazzi, per farvi capire quanto sia importante che vi prendiate cura della natura e di noi. Noi alberi riusciamo a rendere l’aria più pulita e respirabile, assorbendo l’anidride carbonica e producendo l’ossigeno fondamentale per la vita. 

Fin dall’antichità grazie al nostro legno avete potuto scaldarvi, produrre navi, mobili, strumenti musicali…La nostra folta chioma vi ripara dai violenti raggi del sole ed è rifugio per gli animali. 

Durante gli anni, sviluppandoci cambiamo, ma rimaniamo sempre importanti: i vostri terreni disboscati, negli ultimi anni, senza il sostegno delle nostre radici vengono travolti da frane.  

Vi invito quindi a proteggerci e a rispettarci. Ci sono alcune semplici cose che potete fare per aiutarci. Ad esempio potete evitare di sprecare la carta e di gettare rifiuti nell’ambiente. Potete anche convincere gli adulti a piantare alberi, potete partecipare a progetti di riforestazione ed incoraggiare i vostri amici a fare lo stesso. Ricordate sempre che ogni piccolo gesto conta! 

Rispettare gli alberi significa proteggere il vostro futuro e quello del pianeta intero. 

Un grande abbraccio 
L’Abete Rosso.

 

DESCRIZIONE BOTANICA

Il nome volgare dell’albero è Abete Rosso, il nome scientifico è Picea Abies e comunemente si utilizza anche Peccio. Questa specie di albero si trova in tutta Europa, soprattutto nelle zone più fredde anche in Russia ma la sua origine è dalla Finlandia. Descrizione delle foglie: le foglie sono aghiforme, appuntite e di colore verde scuro. La forma ad ago è importante perché questa specie, vivendo in zone fredde, riduce l’attaccamento del ghiaccio e disperde meno calore. Gli aghi vivono circa 10 anni e quando cadono impiegano molto tempo per decomporsi e rendono il terreno sottostante la pianta acido e di conseguenza non crescono altri vegetali vicino. Per questo nei parchi o nei giardini si tende a ripulire spesso l’area vicino al tronco dell’abete. È una conifera sempreverde.

L’abete rosso non presenta fiori infatti fa parte delle gimnosperme. È una specie monoica cioè nello stesso esemplare è presente sia la parte maschile che quella femminile. I coni maschili, detti microsporofilli, sono presenti alla base dei rami dell’albero, sono giallastri e contengono il polline. I coni femminili, detti macrosporofilli, si trovano nella parte alta della pianta, sono rossastri e, grazie al vento, ricevono il polline e vengono impollinati. Il macrosporofillo impollinato si chiama pseudo-fiore o strobilo (pigna) e da eretto (non ancora impollinato) diventa pendulo (verso il basso). Inizialmente è di colore verde poi diventa marrone e piano piano (anche due anni) si apre e rilascia i semi non molto distanti dalla pianta. I semi maturi sono anche il cibo preferito di alcuni animali tipo scoiattoli.

La sua altezza può arrivare anche a 50 o 60 metri e per evitare la continua crescita si taglia la gemma apicale (punta) e questi alberi possono arrivare ai 1000 anni di vita perché hanno un metabolismo lento. Questa conifera ha il legno molto pregiato che viene utilizzato per vari scopi: legna da ardere (ha un potere calorifero elevato);  costruzione di mobili: è un legno malleabile cioè leggero e facile da lavorare; costruzione di strumenti musicali: viene usato per realizzare le casse di risonanza; costruzione di navi: usato soprattutto durante la Repubblica di Venezia.

È il tipico albero che si usa come albero di Natale Vengono utilizzate queste piante anche per trattenere il terreno nei vigneti per evitare eventuali frane. È una pianta resinosa. Ha un apparato radicale poco sviluppato in profondità (non supera il mezzo metro) perché essendo situato in montagna c’è poco terreno. I rami della pianta sono disposti in modo geometrico a raggiera. La corteccia dell’albero si modifica con l’età dell’albero: inizialmente è verdastra mentre crescendo diventa dal rossastro al grigio e si formano delle scaglie grigie al di sotto delle quali si intravede lo strato rossastro del tronco.

 

MI PRESENTO... SONO L'ABETE ROSSO

Buongiorno ragazzi, oggi parliamo un po’ di me. Io sono l’Abete rosso, il mio nome scientifico è “Picea Abies”, mentre quello dialettale è “Peccio”. Mi potete trovare in tutta Europa, soprattutto nelle zone più fredde come la Finlandia e la Russia. Sono una pianta robusta e forte e posso vivere fino a mille anni! Le mie foglie sono aghiformi, appuntite, di colore verde scuro. Gli aghi possono vivere fino a dieci anni e, quando cadono, impiegano molto tempo per decomporsi rendendo il terreno sottostante acido. Di conseguenza sotto di me non crescono altri vegetali vicino. Appartengo alla categoria delle conifere sempreverdi e non ho fiori, sono una specie monoica, cioè in me convive sia la parte maschile che quella femminile. Faccio parte della famiglia delle Pinaceae.

Il mio tronco è diritto e può raggiungere cinquanta/sessanta metri di altezza. Per evitare la continua crescita mi tagliano la gemma apicale, cioè la mia povera punta. La corteccia del tronco è sottile e di colore rossastro, da ciò deriva il mio nome. Col tempo però diviene più bruno-grigiastra. Il mio legno è di ottima qualità e viene usato per vari scopi: nel settore edilizio, come legna da ardere, per la costruzione di mobili e di strumenti musicali; la mia polpa viene utilizzata pure per la produzione della carta.

Tradizionalmente vengo usato intero come albero di Natale per addobbare le vostre case e per rendere questa festività magica e speciale. Sono, come tutte le piante, importante. La mia coltivazione avviene per due motivi: per lo scopo produttivo e per quello protettivo, cioè proteggo l’habitat circostante dal rischio di alluvioni e valanghe.

Sapete esiste anche un tipo particolare di abete rosso, mio parente, detto “abete di risonanza” perché presenta difetti nella crescita degli anelli annuali del tronco che gli conferiscono notevoli proprietà acustiche. Perciò viene spesso utilizzato per realizzare le casse di risonanza di molti strumenti a corda come il violino. Cari amici, vi saluto e ci vediamo presto!!!

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Buongiorno ragazzi, io sono l’Abete rosso, classificato dagli scienziati come “Picea Abies” o comunemente chiamato “Peccio”. Preferisco i luoghi con temperature più fredde e rigide come la Russia. Originariamente provengo dalla Finlandia ma poi mi sono diffuso in tutta Europa. Grazie alle mie foglie aghiformi, appuntite e di colore verde scuro posso resistere alle temperature rigide e fredde, perché esse riducono l’attaccamento del ghiaccio e disperdono meno calore. Quando gli aghi cadono, dopo i loro anni di vita, impiegano molto tempo per decomporsi e rendono il terreno sottostante acido, perciò va sempre ripulito e nessun altro vegetale può crescere vicino a me. Sono una conifera sempreverde e posso raggiungere persino i 50-60 metri di altezza. Inoltre posso arrivare anche ai mille anni di vita perché ho un metabolismo lento. Non possiedo fiori infatti faccio parte delle gimnosperme e sono una specie monoica, cioè in me è presente sia la parte maschile sia la parte femminile. Ho un legno molto pregiato che viene utilizzato per vari scopi: legna da ardere, costruzione di mobili e di strumenti musicali; durante la Repubblica di Venezia ero utilizzato molto anche per la costruzione di navi. Oggi vengo utilizzato spesso come albero di Natale, inoltre molti contadini mi piantano anche per proteggere i loro vigneti da eventuali frane. Sai, ho molte curiosità … le vuoi sapere? Per prima cosa sono una pianta resinosa e in profondità sono poco sviluppata, perché in montagna c’è poco terreno. La mia corteccia è in continua evoluzione: inizialmente ha un colore verdastro, crescendo diventa rossastra e grigia. I vari strati di colore diverso creano delle scaglie che, se tolte, lasciano intravedere lo strato rossastro del tronco.

Spero che queste informazioni su di me vi siano state utili e abbiano suscitato in voi la curiosità di scoprire e approfondire la conoscenza della viva natura intorno.

CREDITS: 

Ist. compr. San Giovanni Ilarione - Scuola sec. I grado M. Marcazzan di San Giovanni Ilarione, CLASSE 2B

con i prof. Dirupo S., Drezza D.

AMEntelibera ETS, Tecla Soave e Alessandro Capitanio

Anno scolastico 2022/2023