Pioppo cipressino

Sono un albero anziano e tranquillo,

questa mattina mi son svegliato con uno sbadiglio;

Quanti ricordi mi vengono in mente delle stagioni scorse velocemente passate;

L’autunno che le foglie mi dipinge è più generoso dell’inverno che me le rapisce;

Quando i botti si cominciano a sentir per aria, evviva è finito l’anno si cambia aria!

Quando i raggi del sole mi cominciano a scaldare, ecco che arriva l’allegro carnevale;

Riecco la primavera che le foglie verdi mi regala e di piumini bianchi mi fa riempire tutti i campi.

E ad ogni estate sapete cosa faccio?

Rinfresco tutti con un gran abbraccio.


 

Io che con le mie foglie vi dono ombra nella giornata più calda 

Io che con la mia chioma  dono un riparo ai più bisognosi

voi invece mi maltrattate, aprite gli occhi: sono io a farvi restare in vita!

Voi uomini ci maltrattate come se fossimo oggetti, ma anche noi abbiamo il diritto di vivere, non solo voi!

 

Da un seme di primavera cresce un piccolo bocciolo

che piano piano apre le sue piccole foglie al vento come un usignolo

passano le stagioni e il vento si raffredda

prima che il sole splenda.

Passano giorni, mesi, anni e il piccolo seme cresce

prima nascosto ora allo scoperto esce

passano ancora anni e il piccolo albero invecchia

e col suo ultimo respiro vola via mentre si rispecchia.

Questa è la mia storia

che io racconto con gloria

la mia vita è terminata

ma un'altra è iniziata.


 
Il populus nigra L. italica, chiamato pioppo cipressino è una cultivar del pioppo nero ed è considerato una sua varietà orticola molto frequente nel paesaggio della Pianura padana. In Veneto è comunemente chiamato “albara”.

Il pioppo cipressino è un albero caducifoglie tipico del sud Europa e degli ambienti umidi (soprattutto vicino a fiumi e laghi) e non troppo secchi. La sua origine è molto incerta, ma alcune fonti ritengono che il paese d’origine sia la Lombardia da cui l’aggettivo “italica” nel nome.

Le sue foglie hanno lamina triangolare-romboidale, con bordo dentellato tranne alla base. Sono lisce e glabre, di color verde lucido sulla pagina superiore, verde-giallino e opache nella pagina inferiore. Tra marzo e aprile dà origine a fiori maschili o femminili in individui diversi (è una pianta dioica); i fiori femminili si trasformano in frutti a forma di capsule ovali contenenti semi, che vengono rilasciati in primavera. Spesso vengono coltivati soprattutto gli individui maschili, per evitare le grandi diffusioni di semi prodotte da quelli femminili. 

La pianta ha un portamento alto con una punta affusolata e detto “colonnare”; può raggiungere i 40 metri di altezza. Vive tra i 90 e i 100 anni. Viene utilizzato principalmente a scopo ornamentale, ma può essere usato anche per produrre pasta di cellulosa e stecchini o fiammiferi. Inoltre le sue gemme possono essere utilizzate in medicina perché contengono oli essenziali con proprietà antisettiche e anticatarrali e vasocostrittrici.

Tante sono le curiosità che riguardano la famiglia dei pioppi a cui il pioppo cipressino appartiene: 

Il suo nome potrebbe essere legato al nome della Piazza del Popolo di Roma.

Con il suo legno venne costruita la barca che vinse la prima regata veneziana.

Il legno del pioppo è stato utilizzato da Leonardo da Vinci per dipingere la Monna Lisa.

Nella cultura celtica il pioppo rappresenta un segno zodiacale.

In Italia il pioppo è molto presente nei cimiteri a scopo ornamentale e quindi associato alla morte.

Dal suo nome deriva quello volgare di un fungo commestibile: il piopparello.

La sua corteccia può venire mangiata dopo essere stata lavata e condita.

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CREDITS: 

Ist. compr. 1 San Bonifacio. , Scuola sec. I grado Bonturi - Classe 2B: Giulia, Alessia, Pietro, Giorgia, Zhijie, Gabriele, Rachele, Diana , Beatrice, Ana, Mattia, Paolo, Bryan, Ludovico, Elisabetta, Linda, Maurizio, Giacomo, Nicolò, Lorenzo, Greta, Bianca, Chiara con i prof. S. Mazzei, D. Dussin, E. Botturi, T. Mazzaglia, L. Paganotto

AMEntelibera ETS, Tecla Soave e Alessandro Capitanio

Anno scolastico 2022/2023