Acero americano

 

Lieto di conoscervi, mi chiamo Acero Negundo e, come dice il mio nome, faccio parte della famiglia degli aceri.

Pensate che vengo dal Nord America! Forte, vero?

In verità, non so neanche io quando e come ci sia finito in Italia…mi sono svegliato e BOOM! Mi sono trovato qui.

-Negundo, è la quinta volta che te lo dico…sei stato importato in Europa alla fine del ‘600 e sei stato segnalato qui in Italia intorno al 1780.

-Oh…vero! Me ne ero dimenticato..! Non badate a lei…è la mia aiutante umana, è grazie a lei che state leggendo questo!

Come stavo dicendo, io sono un albero di tutto rispetto.

Dico, non per vantarmi, ma sono proprio bello! Le mie belle foglioline verdi, i miei fiori giallini, il mio tronco grazioso e leggiadro…

Le mie foglie sono ovali, da tre a cinque, con dei margini dentati, di colore verde-chiaro e una forma ovoidale-ellittica.I miei fiori si distinguono in femminili (riuniti in amenti penduli) e maschili ( riuniti in corimbi penduli), tutti e due prevalentemente giallini. Per quanto riguarda i miei amati figli ovvero i miei frutti, sono delle samare doppie con ali lunghe 3 o 4 centimetri, disposte in modo da formare un angolo acuto; il colore inizialmente verde, diventa giallo-grigiastro.

Sapete, si dice che ogni albero simboleggia qualcosa e infatti io simboleggio l’amicizia, la lealtà e la generosità.

Esistono anche antiche credenze popolari su di me, lasciate che ve le narri…

Alcune dicono che io avessi delle proprietà magiche contro streghe e pipistrelli: infatti, si dice che le cicogne mettessero rami di acero nei loro nidi per tenere lontani i pipistrelli, che altrimenti si sarebbero divorati le loro uova. 

E ora vi racconto un’ultima storia, la mia preferita:

si dice che una volta ci fosse una tenera nonnina, ormai in procinto di andarsene, il cui albero preferito ero proprio io, l’acero negundo. Continuava a dire ai suoi nipotini che se si fosse reincarnata, la sua anima sarebbe diventata un acero negundo. Un giorno, ahimè, la povera vecchietta si spense.

L’indomani nel loro giardino, i nipoti notarono una piccola evidenza di alcuni germogli che appena fuoriuscivano dal terreno.

Mesi dopo, però, si accorsero che da quei germogli stava crescendo proprio un acero negundo!

Che storia amorevole, non è così?

Beh, penso di avervi illustrato abbastanza riguardo a chi sono e quali sono le leggende e storie che mi riguardano.

Vi invito tutti a venire a trovarmi qui al parco degli alberi!

Ciao ciao!


L’acero americano (nome scientifico Acer Negundo) è una pianta che proviene dall’area orientale del nord America. I suoi habitat tipici sono luoghi umidi come foreste e lungo i piccoli fiumi e torrenti. La singola foglia è costituita da raggruppamenti di 3 o 5 foglioline ovali di colore verde chiaro, con margini dentati e una forma ovoidale-ellittica. La pianta è caducifoglie, cioè perde le sue foglie in stagioni sfavorevoli come l’autunno e l’inverno.
L’acero americano è una pianta dioica, per cui i fiori maschili e femminili si trovano su esemplari diversi. I fiori maschili sono raggruppati in infiorescenze di colore rosso, mentre quelli femminili sono riuniti in grappoli pendenti di un colore giallo tendente al verde. Il frutto è costituito da due semi alati di colore giallastro e possono persistere sulla pianta durante l’inverno. Questa pianta può raggiungere i 20 metri di altezza e vivere fino a circa 100 anni. Il suo maggior utilizzo è come pianta ornamentale e infatti lo troviamo in molti dei nostri parchi anche grazie al suo rapido accrescimento. Non è molto utilizzata in falegnameria a causa del suo legno fragile e nemmeno per la sua linfa zuccherina come altri aceri, avendone in ridotta quantità. 
 

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CREDITS: 

Ist. compr. 1 San Bonifacio, Scuola sec. I grado Bonturi - Classe 3E: Giada, Kevin, Marcos, Marta, Artur, Palakdeep, Prabhjot, Ertila, Elena, Rawasi, Iyad, Micole, Lavinia, Eduard, Abhayjod, Mina, Giulia con i prof. T. Mazzaglia, S. Marinello, D. Dussin, L. Buratto, A. Lora

AMEntelibera ETS, Tecla Soave e Alessandro Capitanio

Anno scolastico 2022/2023